Città 30 e riforma del Codice della Strada - a che punto siamo.
| Città 30 e riforma del Codice della Strada A che punto siamo: a cura dei gruppi Ciclismo quotidiano, Centro Studi e Advocay Fiab Le recenti novità introdotte a Bologna e l'approdo del ddl di riforma del CdS in Commissione Trasporti della Camera hanno infiammato il dibattito su città 30. FIAB, insieme a tutte le altre sigle della rete, sta agendo a tutti i livelli perché il tema è fondamentale per il futuro della mobilità delle nostre città. È importante seguire e partecipare al confronto sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per questo di seguito vi inviamo i principali aggiornamenti e strumenti al fine di armonizzare iniziative e comunicazione e avere la massima sinergia in vista dei prossimi fondamentali passaggi. Città 30 Il 16 gennaio a Bologna, dopo 6 mesi di transizione, sono entrate in vigore le ordinanze che istituiscono il limite di velocità di 30 km/h sul 70% delle strade della città; le altre rimangono a 50 km/h. In risposta alla presa di posizione e alle ingerenze del Ministro dei Trasporti sulle iniziative di Bologna, nei giorni scorsi è stato diramato un comunicato condiviso con le altre realtà della rete; da questione locale sta diventando ogni giorno di più un tema di attualità politica su tutto il territorio nazionale, fino ad arrivare alla recente proposta di direttiva del Ministro dei Trasporti che ha il chiaro obiettivo di limitare la fattibilità delle città 30. Qui un nostro pezzo a commento sulla direttiva proposta e qui un documento più dettagliato del Centro Studi che risponde punto per punto, smontandone l'impianto, alle criticità del testo proposto. Da segnalare infine questo articolo per fare ulteriormente chiarezza e informazione e per ribattere a chi ancora si oppone a un provvedimento che mette al centro la sicurezza, la salute e il benessere delle persone. Vademecum Città 30 A questa pagina trovate nuovamente il "Vademecum Città 30" (Galatola/Colombo), strumento indispensabile sia di formazione interna che nei rapporti con le amministrazioni locali e con la stampa e punto di partenza per la proposta di legge presentata a Bologna nel maggio scorso e depositata in parlamento lo scorso luglio. Ad oggi il testo base della proposta di riforma del CDS non affronta il problema della velocità, anche se i dati Istat (ACI-ISTAT, Statistiche incidenti stradali 2021, Roma luglio 2022) e diversi studi ricordano come proprio la velocità sia la principale causa o concausa di collisioni gravi e letali. Il ddl contiene al contrario norme pericolose ed antiquate che allontaneranno l'Italia dagli obiettivi di sicurezza stradale attualmente condivisi a livello europeo. A questo proposito riportiamo la nostra analisi del decreto dello scorso novembre. FIAB ha fortemente contribuito alla nascita dell'intergruppo parlamentare "Mobilità Ciclabile - Italia In Bici" e continuerà a presidiare i lavori di Commissione e Parlamento su questa riforma. C'è bisogno di coesione e di azioni efficaci e condivise a livello locale e nazionale. È indispensabile coordinare la comunicazione per parlare alle persone, alle amministrazioni locali e alla stampa anche a supporto delle tante città (di vario colore politico) in cui già sono state varate misure in favore di città 30 o nelle quali il confronto sul tema è comunque avviato. È normale che un cambiamento così importante susciti preoccupazione e timori fra le persone che vivono la città. I cambiamenti spesso spaventano, anche quelli che portano progresso. Le prime reazioni spesso sono negative, ci vuole tempo per abituarsi e apprezzare i vantaggi di una novità. Il nostro compito come FIAB nazionale e locale è confrontarci con le persone, usare toni distesi, dissipare le paure, spiegare i vantaggi della Città 30. Le esperienze in Europa e i numeri sono a favore della Città 30, dobbiamo lavorare tutti insieme per far arrivare questo messaggio alle persone e alla politica. Rassegna stampa Città 30: a supporto è possibile scaricare la rassegna stampa delle ultime settimane per avere un quadro più dettagliato sullo scontro in corso (in aggiornamento). Un caro saluto dai gruppi Ciclismo quotidiano, Centro Studi e Advocay Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta |